Il nuovo Dominus dei Mediatori, chi è?
Organismo di gestione degli albi mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria
L'OAM è il nuovo organismo che si è materializzato per vigilare e guidare il mondo creditizio verso una nuova era (che però tarda a venire e non se ne vede ancora traccia all'orizzonte).
L'organo è stato costituito con l'adesione il 13 dicembre scorso (è già passato un mese) a Roma per gestire i due albi dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria con compiti di formazione e di vigilanza con poteri ispettivi e sanzionatori.
Il comitato di gestione dell'Organismo e' stato pensato per cinque membri nominati dal ministero dell'Economia su indicazione della Banca d'Italia.
Maurizio Manetti ha le funzioni di presidente, gli altri membri sono Andrea Ciani, Michele Faldella, Vittorio Francoli e Ranieri Razzante.
Maurizio Manetti, chi è?
Nominato direttore generale, nel marzo 2010, di Flumen Communications Companies, una holding di partecipazioni attiva nell’area della comunicazione attraverso le controllate Brand Portal e Spqr Network, operative a Milano e Roma, e la sigla The Name a Roma, Madrid e Londra, annuncia l’ingresso di Maurizio Manetti come direttore generale.
Manetti, 63 anni, prima di Flumen vanta una carriera svolta con ruoli manageriali all’interno di aziende, italiane e non, in particolare nell’ambito delle risorse umane. Dal 1968 al 1986, ha lavorato in Ibm, ricoprendo posizioni professionali e manageriali nei sistemi informativi e, successivamente, nella direzione del personale. Nel 1986 è diventato direttore risorse della Data General Italia. Dal 1991 è stato direttore centrale servizi di Compass e di altre società del Gruppo Mediobanca, con la responsabilità di gestire le risorse umane, tecniche e logistiche.
Maurizio Manetti, cosa pensa?
In un'intervista rilasciata dopo il suo insediamento dava priorità alla stesura dello statuto (necessario) che però sembra debba avere un parto non proprio rapido (non è bastato un mese per il documento) se si pensa che una volta preparato in bozza dovrà essere ancora vagliato da MeF e Bankitalia e poi passato alla rifinitura.
Riforma non chiara
Partenza a razzo per andare dove? A capire la riforma visto che è necessario "chiarire alcuni punti che meritano degli approfondimenti perché la legge sia interpretata al meglio" e questo prevederà ulteriori incontri con MeF e BdI. Se è poco chiara a loro, figuriamoci agli operatori!
Vi sono altre preoccupazioni perché quando si parte per una nuova avventura, vi sono quei preparativi forse tediosi ma necessari per far funzionare il tutto ed è per questo che il presidente fa sapere che "dobbiamo trovare i locali per la nostra sede, dotarci di mezzi e strutture adeguati, mantenere in equilibrio costi e ricavi", ma chi dovrà coprire questi costi e dovrà contribuire a realizzare i ricavi ancora non ci è dato a sapere (oppure lo immaginiamo?).
Ci conforta sapere invece che è già stato indicato chi terrà un contatto con le Associazioni di categoria nella persona di Andrea Ciani e che la scelta è stata posta su di lui "non solo perché è un legale".
Ma è possibile che non ci sia una prima parola od una forma di attenzione per mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria che aspettano trepidanti di conoscere la loro sorte? Chessò, una parola di conforto, una rassicurazione... Ah, si, qualcosa c'é: dato che l'obiettivo comune è di raggiungere "che questo settore raggiunga quella qualità, quella dignità e quella professionalità che tutti si aspettano" e non manca la sensazione che "Siamo tutti consapevoli che questo è un settore delicato, dove un po’ di pulizia va fatta"