Crisi da Sovraindebitamento L.n.3/2012

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La L.B. CONSULTING S.R.L. è una società di intermediazione del credito con convenzioni operanti su tutto il territorio nazionale.

In previsione della prossima emanazione dei decreti attuativi della riforma emanata con il Decreto Legislativo nr.141/2010, la società ha inteso adeguarsi ai richiesti requisiti patrimoniali condividendo lo spirito della riforma stessa, soprattutto nella parte in cui punta alla professionalizzazione degli operatori del settore.

È evidente che, pur essendo stati prorogati i termini per la piena entrata in vigore della normativa riformatrice, si grida a gran voce da parte dei consumatori, del legislatore e degli organi di vigilanza, ma soprattutto da quegli operatori che intendono continuare a svolgere la professione di intermediari del credito, una ristrutturazione integrale del settore e una maggiore professionalità di quella sin qui dimostrata da taluni mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria.

Il ruolo dell’intermediario del credito, nella fattispecie del mediatore creditizio, deve sostanziarsi in un ruolo di parte, a favore della parte, giudicata dal sistema più debole, cioè la clientela. La professionalità esprimenda dovrà incentrarsi nella conoscenza dei prodotti, nel confronto degli stessi e nella adattabilità alla situazione specifica senza sponsorizzare il prodotto di questo o quell’istituto sol perché maggiormente remunerativo per l’intermediario.

La riforma consentirà di riappropriarsi del ruolo di intermediario del credito ed effettuerà una netta spaccatura tra Mediatori e Agenti, qualificandosi questi ultimi come rappresentanti ed espressione degli interessi degli Istituti.

In questi giorni molti istituti finanziari stanno spingendo affinchè gli operatori trasformino i contratti di mediazione creditizia in contratti di agenzia, attualmente con plurimandato. È evidente che gli istituti temono la futura funzione del mediatore creditizio, professionalizzata e qualificata, in grado di valutare il prodotto migliore per il cliente offrendo la migliore consulenza possibile, non essendo assoggettabile alla produttività notoriamente richiesta agli agenti ed agendo con terzietà . Coloro che si accaparreranno un numero consistente di agenti avranno la certezza che essi proporranno solo il loro prodotto in quanto così dispone la normativa e quindi potranno decidere in autonomia l’applicazioni delle condizioni che ritengano opportune e proficue per la loro struttura.

Contravvenendo al dettame normativo e regolamentare gli istituti e le compagnie di assicurazione, nel segmento delle cqs, si stanno dotando di sistemi che proteggano i loro guadagni a scapito dei clienti che saranno maggiormente tartassati e indotti a non estinguere anticipatamente il finanziamento poiché nulla o quasi gli sarà restituito; di contro gli istituti eroganti, pur mettendosi al riparo da rimborsi al cliente, sfoltiscono le provvigioni degli intermediari e soprattutto dei mediatori creditizi poiché solitamente questi ultimi gestiscono i rinnovi e non sempre con la stessa società finanziaria.

Ovviamente queste considerazioni, valevoli per tutti i prodotti di credito, siano alla base della valutazione e della scelta che prossimamente tutti saremo chiamati a fare: mediatori creditizi o agenti in attività finanziaria?

A voi le Vostre opportune considerazioni, a prescindere..

Buon lavoro a tutti.

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