Giunti ad una transazione a saldo e stralcio con un risparmio di ben 9000 euro sui 16000 pretesi dalla finanziaria.
Il nostro assistito aveva contratto in successione due finanziamenti personali con la stessa società finanziaria e parte della provvista del secondo finanziamento era stata da essa trattenuta per l'estinzione del primo finanziamento.
Il ricorso all'ABF è stato impostato su diverse irregolarità riscontrate, in primis sulla dimostrazione del collegamento tra i due contratti di finanziamento e quindi, dopo una complessa attività tecnica, il CTP ha sostenuto l'applicazione di interessi usurari, la violazione della normativa sulla trasparenza bancaria, la non inclusione di costi apparentemente facoltativi nel calcolo del Taeg.
La consulenza tecnica, a supporto del ricorso sottoposto all'ABF di Napoli, giungeva a determinare la pretesa bancaria gravemente viziata per aver contravvenuto la finanziaria a norme imperative quantificando l'importo dovuto a saldo dal consumatore in circa 7000 euro, al lordo degli interessi legali da calcolare ratione temporis sugli importi non dovuti rata per rata.
La società finanziaria ha contattato il consumatore quindi questa associazione e si è addivenuti anzitempo ad una transazione ottenendo lo stesso risultato che era stato di fatto richiesto all'ABF.
La società finanziaria, accortasi della fondatezza della consulenza tecnica da noi predisposta, ha voluto evitare la pronuncia dell'ABF che l'avrebbe esposta a gravi danni reputazionali oltre allo storno dell'indebito preteso.
Molti contratti, purtroppo, risultano essere viziati contravvenendo alla normativa vigente, traducendosi ciò in un costo eccessivo a carico dei consumatori e delle imprese. Quelli più avveduti lasciano analizzare i rapporti da consulenti esperti riuscendo nella stragrande maggioranza di casi ad ottenere consistenti benefici economici.
Avv. Luigi Benigno
Presidente A.I.S.C.