Credito al consumo
• Il Sole 24 Ore: stretta di Banca d'Italia sul credito al consumo con un'azione che sarà rafforzata dal recente recepimento della direttiva europea in materia; "le difficoltà congiunturali aumentano la probabilità di emersione di rischi operativi, legali, reputazionali già presenti ma non pienamente percepiti nella lunga fase espansiva, così come la probabilità che si pongano in essere comportamenti scorretti o illeciti". Banca d'Italia ha indirizzato gli intermediari specializzati verso il rafforzamento patrimoniale e organizzativo; sono stati intensificati gli accertamenti ispettivi anche in collaborazione con la Guardia di Finanza, resi più severi da interventi di rigore;
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Fusioni
• Italia Oggi: il presidente di Generali, Cesare Geronzi, ha precisato "in modo definitivo" che non esiste nessuna ipotesi di fusione tra Mediobanca e Generali, come è stato ventilato dalla stampa: "la compagnia non ha assolutamente bisogno di questo genere di operazioni";
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Finanziamenti
• Il Sole 24 Ore: Confindustria e Banca Intesa hanno firmato un accordo per migliorare le condizioni di credito delle imprese impegnate a fronteggiare le difficoltà della crisi; per qualche azienda sarà possibile così sopravvivere o salvare posti di lavoro, per qualche altra rafforzarsi e cogliere tutte le opportunità di una ripresa fragile. La dote complessiva messa a disposizione da Intesa Sanpaolo per aiutare le Pmi e rilanciare la competitività nell'internazionalizzazione, nell'innovazione e nella crescita dimensionale ammonta a 10 miliardi; l'attuazione dell'accordo siglato ieri prevede specifiche convenzioni a livello territoriale con le associazioni di Confindustria e i Confidi per condividerne le condizioni;
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Si "parla" di UniCredit
• Il Sole 24 Ore/altre testate: il "dopo Profumo" potrebbe portare a un significativo cambio di strategie e di governance in UniCredit con un nuovo assetto del vertice operativo che a fianco dell'amministratore delegato potrebbe prevedere l'introduzione di un nuovo direttore generale; una richiesta avanzata dalle Fondazioni che già in sede di approvazione del riassetto nella Banca Unica, la scorsa primavera, avevano posto la quesione della concentrazone di poteri nelle mani del Ceo;
• Il Sole 24 Ore: ieri la Lia, azionista con il 2,59% di piazza Cordusio, ha recapitato a UniCredit la lettera che risponde ai quesiti di governance posti dalla Banca d’Italia e che sarà usata, nella sostanza, per chiarire la posizione del fondo sovrano presso l’istituto centrale. La Lia, assistita in Italia dallo studio legale Chiomenti, sostiene l’inesistenza tra i soci libici di patti riguardanti l’esercizio del diritto di voto, di lock-up, consultazione, intese su acquisti futuri su ulteriori azioni della banca; alle obiezioni riguardanti una regia occulta, il fondo sovrano risponde che la Banca centrale libica gode di autonomia, ricalcata sulla carta sulle altre banche centrali, mentre la Lia è un fondo sovrano che gestisce fondi statali derivanti dal surplus petrolifero. In sostanza la Lia non gestisce risorse della Banca centrale;
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News dagli organi di vigilanza
Il Decreto - Legge 31 maggio 2010 n.78, convertito in legge il 30 luglio 2010 n.122, ha ridotto da euro 12.500 a euro 5.000 la soglia prevista dall'art. 49 del d.lgs. n.231/07 in tema di limitazione dell'uso del contante e dei titoli al portatore.
Per importi pari o superiori a 5.000:
a) è vietato il trasferimento, anche frazionato, di denaro contante, di libretti di deposito bancari e postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, a meno che il trasferimento non avvenga per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.
b) gli assegni bancari e postali, gli assegni circolari, i vaglia postali e cambiari, ivi inclusi i vaglia della Banca d'Italia, devono essere emessi con la clausola di non trasferibilità.
A breve Banca d'Italia aggiornerà le sezioni del sito relative all'argomento.
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