Crescita ancora sostenuta per l’operatività del Fondo di garanzia nel primo quadrimestre del 2011. Dal 1° gennaio al 30 aprile le richieste di accesso sono aumentate del 36,5% rispetto all’anno precedente, come ha messo in evidenza Claudia Bugno, presidente del Comitato di gestione, in un articolo apparso sul Sole 24 ore del 23 maggio. Nello stesso periodo sono state ammesse alla garanzia del Fondo 18 mila operazioni (33,5% rispetto all’anno precedente), per un volume complessivo di finanziamenti pari a 2,8 miliardi di euro (+8,4%) e un importo garantito di 1,6 miliardi di euro (+9,4%).
Anche se i finanziamenti concessi continuano a evidenziare un trend di crescita in termini assoluti, si conferma il rallentamento degli importi medi, iniziato a partire dalla seconda metà del 2010. “Il 68% delle domande - commenta Bugno sul sole 24 ore - fa riferimento a finanziamenti al di sotto dei 100 mila euro, mentre solo l'1,4% si riferisce a somme comprese tra 1,1 e 1,5 milioni di euro”. Un andamento riconducibile principalmente a due fattori: da un lato, cresce la percentuale delle imprese artigiane (3 punti percentuali in più sul totale rispetto al 2010), che richiedono l’intervento del fondo per importi contenuti (in media 66 mila euro), dall’altro, si contrae il peso delle domande relative alle aziende del nord (dal 50,7% al 44,9%), attive nel settore industria (dal 43,0% al 39,0%) e di medie dimensioni (dal 10,9% al 7,3%) che attivano operazioni caratterizzate da finanziamenti più elevati. Questa dinamica è confermata dall’’analisi delle domande presentate nel mese di aprile che segnala l’espansione delle imprese localizzate nel centro (+70,8%), delle micro imprese (+53,8%) e di quelle attive nei servizi (+53,2%).
La grande maggioranza delle imprese, l’81,5%, fa ricorso al fondo per esigenze di liquidità. Le operazioni a fronte di investimenti, pari all’18,5% del totale, si caratterizzano per un importo medio di 192 mila euro, sensibilmente superiore a quello delle domande per liquidità che ammonta a 147 mila euro. Un altro dato significativo riguarda il numero delle imprese che accede al Fondo in assenza di garanzie reali. Si tratta del 99,5%, mentre lo 0,3% delle imprese ha presentato garanzie costituite da ipoteche e lo 0,2% da pegni.
A fronte del significativo incremento delle richieste di accesso alla garanzia, l’unico dato che rimane sostanzialmente stabile è quello relativo all’incidenza delle domande escluse che si attesta su un livello particolarmente contenuto, pari allo 1,8% delle domande presentate.
|