Il modello americano: agenzie pubbliche per i mutui e obbligazioni per le imprese
L’84% dei mutui erogati dalle banche europee resta nei portafogli delle stesse banche ingrossandone e ingessandone i bilanci con impieghi a lungo termine. Negli Stati Uniti la quota è del 27%, perché, una volta erogato il mutuo, larga parte del credito viene trasferito a Freddie Mac e Fannie Mae, le due agenzie governative create con questo scopo. In Europa, altro fattore rilevante, il 90% del credito alle imprese viene effettuato dalle banche, negli Stati Uniti solo il 55%, il resto arriva dal mercato obbligazionario. L’insieme di questi due fattori fa sì che le banche europee debbano avere una raccolta enorme (pari a oltre 3 volte il prodotto lordo dell’area, contro il 90 per cento degli Usa) per concedere mutui alle famiglie e finanziare le imprese, abbiano rischi enormi nei loro bilanci e debbano avere un capitale molto elevato, che sottrae equity ad altri settori dell’economia. E’ noto che l’Europa continentale è un sistema “bancocentrico” e questi sono i numeri per confermarlo. La conseguenza di tutto ciò è che quando c’è un credit crunch, come in questi mesi, l’economia viene letteralmente soffocata. Un’agenzia europea che assumesse una parte dei crediti relativi ai mutui erogati dalle banche e un mercato obbligazionario più liquido ed evoluto potrebbero consentire di evitare il credit crunch o di ridurne i suoi effetti sull’economia. (m.p.)
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