Wall Street avanza grazie alla Fed
Si è conclusa in rialzo la scorsa seduta a Wall Street dove sono tornati gli acquisti dopo le ultime sedute di stallo. A rasserenare gli investitori sono state in modo particolare le indicazioni giunte dalla Federal Reserve che, nel lasciare invariati nell'intervallo compreso tra 0 e lo 0,25% i tassi di interesse (confermato anche il tasso ufficiale di sconto allo 0,75%) e confermando che questi resteranno su livelli eccezionalmente bassi ancora per diverso tempo, ha dipinto una situazione in miglioramento per l'economia americana, che vede peraltro il mercato del lavoro in fase di stabilizzazione. Già nel primo pomeriggio, prima dell'apertura delle contrattazioni, i dati macroeconomici erano risultati incoraggianti, con i nuovi cantieri edili scesi nel mese di febbraio del 5,9% a 575.000 unità ma comunque in misura inferiore alle 570.000 unità previste dal mercato e le licenze di costruzione diminuite dell'1,6% a 612.000 unità a fronte di attese per un calo superiore, a 610.000 unità. Solo i prezzi delle importazioni hanno deluso, evidenziando nello stesso periodo una contrazione dello 0,3% su base mensile (-0,2% le attese) e un incremento tendenziale dell'11,2% a fronte del +11,3% previsto. E' così i listini sono riusciti a ritrovare la strada del rialzo, terminando le contrattazioni in progresso: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,41%, l'S&P 500 lo 0,78%, quest'ultimo salendo sui massimi degli ultimi 17 mesi, mentre il Nasdaq Composite è avanzato dello 0,67%.
In rally General Electric (+4,51%), spinto dalle dichiarazioni del Direttore Finanziario Keith Sherin: benchè le perdite della divisione finanziaria del conglomerato raggiungeranno i livelli più alti nel corso dell'anno, gli utili di General Electric torneranno a crescere nel 2011, permettendo un incremento del dividendo ed il possibile lancio di un programma di buy-back. Bene anche Intel, in progresso di quasi 4 punti percentuali, sostenuto dalle voci di una possibile revisione al rialzo delle stime relative al trimestre in corso. La società ha inoltre presentato ieri lo Xeon 5600, il suo primo chip per server basato sulla tecnologia di processo a 32 nanometri. Acquisti inoltre su Alcoa (+2,15%) sulla scia del rialzo dei prezzi delle materie prime, su DuPont (+1,30%) e sui titoli finanziari, in particolare su Bank of America che ha guadagnato l'1,07%. In controtendenza Boeing (-0,98%) che ha pagato l'annuncio di una riduzione di circa 1,7 miliardi di dollari del volume della commessa di Air Berlin per il 787 Dreamliner. In discesa anche Home Depot (-0,43%) e Procter&Gamble (-0,27%). Tra i titoli tecnologici in buona forma Advanced Micro Devices (+5,36%) ma anche Motorola (+4,98%) e Micron technology (+4,93%). In progresso Starbucks (+3,56%) grazie alla promozione di Ubs che ha portato la raccomnandazione sul titolo da 'neutral' a 'buy' dopo aver rivisto al rialzo le stime sull'utile per azione relative all'anno in corso e al prossimo. Male invece Sprint Nextel che ha ceduto il 3,90% ma anche Palm, in discesa del 3,45%. Le vendite hanno colpito anche Adobe Systems, in calo dell'1,32%.
MERCATI ASIATICI
Bel rialzo per il Nikkei
Rialzo attorno al punto percentuale questa mattina per la borsa giapponese. Il Nikkei ha guadagnato l'1,17% a quota 10846, 98 mentre il Topix e' salito dello 0,99% a 947,43 punti. La decisione della FED di mantenere inalterati i tassi di interesse e quella della BoJ che oltre a confermare i tassi overnight allo 0,1% ha svelato il proprio piano di espansione monetaria che vede raddoppiata la disponibilita' di denaro da prestare alle banche per agevolare l'accesso al credito da parte delle aziende, portandola da 10 mila a 20 mila miliardi di yen, hanno mitigato le tensioni, agevolando gli acquisti sul mercato azionario. Sempre sul fronte macroeconomico e' stato comunicato questa mattina il dato relativo all'l'Indice del Settore Terziario che e' risultato in crescita a gennaio del 2,9% rispetto al mese precedente. Il dato e' migliore delle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dell'1,3% ed in rialzo rispetto alla precedente rilevazione che era stata negativa per lo 0,9%. Il rafforzamento dell'euro nei confronti dello yen ed il rialzo dei prezzi delle materie prime hanno contribuito ulteriormente a migliorare il risultato finale degli indici, permettendo a titoli come Mitsui Min&Smelt, Credit Saison, Nippon Soda e Furukawa di mettere a segno rialzi superiori ai 4,5 punti percentuali. Chiusura sotto tono invece per Shinsei Bank, Tokyu Corp e Sapporo Holdings che hanno ceduto un punto e mezzo circa. Segno positivo anche sulle altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong in crescita dell'1,57%, Shanghai dell'1,7%, Seul del 2,11% e Singapore dello 0,79%.
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MERCATI EUROPEI
Prevalgono gli acquisti questa mattina sulle principali piazze azionarie europee. Il Dax guadagna lo 0,45%, il Cac 40 lo 0,24% e l'Ibex lo 0,37%, mentre a Londra il Ftse 100 fa registrare una crescita dello 0,24% a quota 5638. Tra le singole Blue Chip si mettono in evidenza la tedesca Commerzbank che guadagna piu' di 3 punti percentuali e le spagnole Inditex e Sacyr Vallehermoso in crescita rispettivamente del 3% e del 4,67%. In controtendenza invece le britanniche Man Group, Standard Life e Thomas Cook che lasciano sul campo oltre il 3 per cento.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Borsa italiana in verde
Il Ftse Mib sale dello 0,9%, il Ftse Italia All-Share dello 0,7%, il Ftse Italia Mid Cap dello 0,2% e il Ftse Italia Star dello 0,3%. Listini azionari europei positivi in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,78%, il Nasdaq a +0,67%. I future sugli stessi indici al momento sono in rialzo dello 0,2%. In verde anche le borse asiatiche: a Tokyo il Nikkei 225 ha guadagnato l'1,17%, a Hong Kong l'Hang Seng ha messo a segno un +1,72%. Balza in avanti Unicredit (+4,7%) che nel 2009 ha totalizzato profitti pari a 1,7 miliardi di euro circa, in netto calo dai 4 miliardi del 2008 ma ben al di sopra degli 1,33 stimati dagli analisti. Scende Generali (-1,3%) in scia alla notizia della vendita del 2,84% circa del capitale della compagnia triestina da parte di Unicredit Ireland, sul 2,9% complessivo detenuto da Piazza Cordusio. L'operazione permette a Unicredit di ottemperare alla richiesta dell'Antitrust per il nulla osta alla fusione con Capitalia. Denaro su Saipem (+2,8%) che beneficia della decisione di Goldman Sachs di migliorare la raccomandazione sul titolo da neutral a buy. Sale Intesa Sanpaolo (+1,6%) dopo il via libera informale da parte del cda di Fondazione Cariplo alla presentazione di una lista congiunta con Compagnia di Sanpaolo per il rinnovo del consiglio di sorveglianza. Secondo indiscrezioni l'istituto guidato da Corrado Passera averebbe deciso, dopo una lunga due diligence, di non acquistare alcuni asset del gruppo Delta. L'agenda macroeconomica odierna prevede alle 10.30 il tasso di disoccupazione nel Regno Unito, alle 11.00 il costo del lavoro nell'area euro, negli USA alle 13.30 i prezzi alla produzione e alle 15.30 le scorte settimanali di petrolio e derivati.
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