Mutui: nuovo aumento dei tassi?
Secondo Trichet i tassi restano accomodanti
Nel direttivo di giugno il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, aveva lasciato intendere che si potrebbe verificare un nuovo aumento dei tassi per arginare l’inflazione che ormai viaggia sopra la soglia d’attenzione del 2%.
Secondo Trichet, nonostante l’aumento, i tassi restano accomodanti; il presidente inoltre non si sbilancia sul futuro affermando che le decisioni verranno prese al momento opportuno.
Va sottolineato che il mercato aveva in parte già inglobato l’annunciato aumento, e gli Euribor, a cui è agganciato il 98% dei mutui a tasso variabile, avevano già registrato un rialzo, che avrebbe portato con sé l’aumento delle rate già dal prossimo mese.
In concreto l’incremento dei tassi si riflette sui mutui indirizzando la potenziale clientela verso i prodotti a tasso fisso o misto, sebbene il tasso variabile continui ad essere più conveniente: basti pensare che, nonostante l’aumento, per un mutuo di 100.000 euro a 20 anni occorrono circa 537,00 euro al mese, in caso di tasso variabile, ed invece circa 650,00 euro al mese in caso di scelta di un mutuo a tasso fisso.
Sui mutui già in corso, invece, l’incremento dei tassi porta ad un aumento della rata di circa 13 euro al mese per un mutuo di euro 100.000,00 a 20 anni e di circa 11 euro al mese per lo stesso importo ma con durata 15 anni