Giovedi', con ogni probabilita', la Bce rialzera' i tassi di riferimento. Il Consiglio direttivo dell'Istituto di Francoforte, infatti, dovrebbe invertire la rotta della politica monetaria, aumentando di 25 punti il tasso di riferimento che e' rimasto invariato all'1% dal 13 maggio 2009, quando la Bce decise una riduzione di 0,25 punti.
Una decisione, questa, su cui per gli analisti del Credit Agricole ''non c'e' quasi alcun dubbio''. I membri del board, sottolineano, ''si sono espressi in questi ultimi giorni ribadendo la necessita' di una forte vigilanza nei confronti del rischio inflazione, il che e' sinonimo nel linguaggio della Bce di un giro di vite imminente''.
E l'accelerazione dell'inflazione a marzo (+2,6% anno su anno dopo +2,4% a febbraio) non fa che rafforzare questa probabile decisione a carattere preventivo. Questo primo intervento dovrebbe essere seguito da altri rialzi anche per ritornare verso la normalita' pre crisi con dei tassi piu' in linea con la ripresa. Gli analisti del Credit Agricole puntano, entro la fine dell'anno, a due nuovi aumenti con l'obiettivo di un tasso di rifinanziamento dell'1,75% a dicembre.
La Bank of England, dal canto suo, dovrebbe lasciare invariato i suo tasso di riferimento allo 0,5% in attesa della riunione di maggio, mese in cui sara' pubblicato il rapporto trimestrale sull'inflazione. Gli analisti della banca francese puntano ad un aumento del tasso a maggio anche se la decisione probabilmente non sara' presa all'unanimita'.