Egr. Collega, con l’emanazione del Decreto Legislativo nr.103/2010 del 30/07/2010 in attuazione della direttiva 2008/48/CE, è stato regolamentato il settore del credito e il ruolo dell’operatore del credito.
E’ evidente che l’esigenza di una regolamentazione è scaturita dalla totale anarchia che ha governato il settore del credito.
I punti salienti, oltre alle giuste tutele e garanzie per il consumatore, concernono la riorganizzazione degli operatori del settore.
In particolare vediamo di cosa si tratta:
1. È stata momentaneamente sospesa la richiesta di iscrizione all’Albo dei Mediatori Creditizi; per le future iscrizioni dovrà sostenersi apposito esame come avviene attualmente per i Promotori Finanziari. Ciò a garanzia della professionalità dell’intermediario del credito.
2. È stata definita l’incompatibilità della contemporanea iscrizione nell’albo dei Mediatori creditizi e degli Agenti in attività finanziaria (il mediatore non potrà essere agente e viceversa);
3. L’attività di mediazione creditizia potrà essere esercitata attraverso società di capitale con adeguate garanzie patrimoniali (capitale sociale e polizza responsabilità professionale);
4. È stato introdotto il concetto di “commissione di mediazione usuraria” procedendo Banca d’Italia alla rilevazione delle commissioni medie di mediazione percepite dagli intermediari del credito; ciò condurrà ad una riduzione delle commissioni applicabili su ciascuna operazione;
5. È stato stabilito il ristorno dei costi maturandi per le operazioni a rate ricorrenti; commissione provvigionale e premio assicurativo; ciò condurrà ad una generale diminuzione delle commissioni applicabili e ad un frazionamento dell’incasso delle commissioni. La società/banca erogante dovrà garantire il rimborso parziale delle commissioni in caso di surroga o estinzione anticipata del finanziamento; è evidente che anziché ripetere le commissioni già versate, gli enti eroganti frazioneranno la corresponsione a favore dell’intermediario.
6. È stato istituito un Organismo di regolamentazione e controllo degli intermediari del credito che vigilerà sulla permanenza dei requisiti professionali per gli iscritti e sulla correttezza nell’espletamento dell’attività.
E’ evidente che, con l’emanazione dei decreti attuativi, il settore subirà un profondo stravolgimento e molti operatori non potranno più esercitare.
I rapporti di collaborazione tra questa società e i suoi collaboratori dovranno assumere connotati di maggiore integrazione e partecipazione prevedendo delle rappresentanze espresse.
In virtù di quanto sin qui espresso è opportuno che ciascuno comunichi la volontà di intraprendere o meno un rapporto di collaborazione come sopra definito.
Coloro che intendano continuare con un rapporto molto aleatorio e libero, potranno, se vorranno, assurgere a segnalatori di richieste subito dopo l’emanazione dei decreti attuativi.
Buon lavoro
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