La imminente riforma del credito sta mettendo a rischio migliaia di professionisti del credito che fino ad oggi hanno svolto la propria attività consigliando i migliori prodotti di credito sviscerando quelle insidie sottaciute dalle banche per la naturale sproporzione della posizione contrattuale.
La riforma mette in ginocchio i mediatori creditizi prevedendo, tra l'altro, il reato di commissione usuraria riducendo enormemente le commissioni provvigionali a questi ultimi e solo a questi ultimi.
Molti operatori stanno trasformando il loro rapporto di mediazione con le banche e società finanziarie in mandati di agenzia, cambiando la natura stessa della loro attività, non più pervasa dalla imparzialità e terzietà propria del mediatore creditizio, trasformandosi in agenti di commercio incaricati di vendere i prodotti e servizi di quell'unico mandante.
E' evidente che lo strapotere delle banche si ripercuoterà sulla clientela a cui gli agenti potranno proporre l'unico prodotto dell'unica mandante e le banche fidelizzeranno sempre più i loro mandatari senza correre il rischio di distrazione della clientela a favore di altri istituti concorrenti.
In questa penosa situazione ci poniamo noi operatori del credito che intendiamo continuare a svolgere la professione di mediatore creditizio.
Da tutte le parti nessuno insorge, le associazioni di categoria fiutano l'affare creando new co a cui legare i collaboratori senza combattere per difendere la professione.
Ribelliamoci e costituiamo ua associazione che possa far sentire la sua voce per difendere i diritti di tutti quei mediatori creditizi onesti e professionisti che non intendono essere spazzati via dalle banche.
Invitate tutti gli operatori che conoscete ad aderire a questo gruppo, ci confronteremo e costituiremo un comitato che faccia sentire la nostra protesta nelle sedi opportune.
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