Stagflazione, il terrore dei mercati: ma che cos'è, esattamente?
In USA (e non solo) si inizia a parlare, con una certa preoccupazione, di “stagflazione”.
Che cosa vuol dire?
La stagflazione è una situazione in cui si hanno contemporaneamente presenti sia inflazione che una mancanza di crescita dell’economia in termini reali (stagnazione economica). Proprio dalla combinazione dei termini stagnazione ed inflazione nasce stagflazione. Si tratta di una soluzione “anomala”, in quanto normalmente in una situazione di crescita i prezzi aumentano, mentre in una situazione di contrazione i prezzi “aumentano poco” (o addirittura diminuiscono in scenari di deflazione).
La preoccupazione nasce dal fatto che si tratta di un fenomeno molto difficile da gestire per governi e banche centrali: infatti, il rallentamento economico richiederebbe tassi bassi, per incentivare l’economia, ma la lotta all’inflazione richiederebbe invece che le banche centrali alzassero invece i tassi di interesse.
E’ effettivamente possibile che l’economia USA, e forse quella europea, si stiano indirizzando verso una situazione di stagflazione, dato che il rallentamento dell’Economia USA è fuor di dubbio, così come è una realtà che l’inflazione a gennaio in USA sia salita in modo evidente.
Se lo scenario reale è effettivamente quello della stagflazione, allora bisogna dire che la FED sta probabilmente sbagliando politica per quanto riguarda i tassi di interesse. Infatti, la storia sembra raccontare che il taglio dei tassi non è una cura efficace per risolvere la stagflazione, ma anzi rischia di aggravarla e allungarla. Nel periodo di stagflazione negli USA durante gli anni 70, la cura che funzionò fu l’esatto contrario.
E infatti, la politica della FED è criticata da molti, per i recenti tagli dei tassi di interesse, che non hanno avuto gli effetti sperati sui mercati: hanno sì frenato la caduta delle borse, ma i risultati che tagli del genere dovrebbero avere sono ben maggiori.