Crisi da Sovraindebitamento L.n.3/2012

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Spazio al microcredito: 100 mln per la crescita

mercoledì 21 dicembre 2011

 

 

Prestiti fino a 25 mila euro a interessi zero per microimprese, ditte individuali e giovani disoccupati che vogliono aprire nuove aziende. Apertura dei termini del bando a gennaio

Il tempo di attesa per l’apertura del bando è quello strettamente tecnico per la pubblicazione del provvedimento sul Bollettino regionale, la modalità di accesso è a sportello, fino a esaurimento dei fondi (100 milioni nel piatto). Le domande potranno dunque partire, fatti un po’ di conti, nel mese di gennaio. La capienza è sufficiente a garantire a 4 mila soggetti un prestito d’onore di 25 mila euro a tasso zero restituibile in 60 mesi. Il 2012 per la Campania sarà l’anno del microcredito. Dove il governo Monti è ancora fermo con lo sguardo fisso sui tagli alla spesa Palazzo Santa Lucia passa dalle parole ai fatti e spinge sull’acceleratore della crescita.

GLI OBIETTIVI


Sostenere la nascita di nuove imprese o l’emersione di quelle esistenti, finanziare nuove attività imprenditoriali messe in campo da soggetti svantaggiati o fuoriusciti dal mondo del lavoro, promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico e accompagnare la nascita di nuove realtà imprenditoriali messe a battesimo a opera di ricercatori precari o disoccupati gli obiettivi cui mira il bando: i 100 milioni messi nel piatto da Palazzo Santa Lucia alimenteranno un apposito fondo per il microcredito alle Pmi. L’atto deliberativo, adottato l’altro ieri sera in giunta regionale, assume i connotati di una misura anticiclica e reca la firma del presidente della Regione Stefano Caldoro e dell’assessore al Bilancio Gaetano Giancane. Le risorse sono attinte dal Fondo sociale europeo (Fse) all’interno del Programma operativo 2007–2013.

PIATTAFORMA ANTIPOVERTA’


In campo, dunque, una piattaforma finanziaria contro la povertà volta a garantire la coesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita riguardino tutti gli strati della popolazione e i posti di lavoro siano equamente distribuiti. Un impulso anche alle idee innovative che con un pur piccolo contributo economico possono trasformarsi in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la cresita e l’occupazione.

I BENEFICIARI


La misura è rivolta soprattutto ad alcune categorie di soggetti imprenditoriali, quali microimprese (anche individuali) piccole e medie imprese, organismi no-profit e operatori del privato sociale con posizioni nuove sul mercato e che non trovano riscontro nè ausilio sui mercati finanziari nazionale e locale. I fondi a disposizione serviranno dunque per sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di nuovi nvestimenti nell’ambito di iniziative già esistenti in Campania da parte di categorie di soggetti che registrano difficoltà di accesso al credito e in condizione di svantaggio (soggetti non bancabili) ovvero considerati non idonei a fruire di servizi o prodotti finanziari nel settore bancario tradizionale poiché non dimostrano capacità di restituzione oppure non hanno la possibilità di offrire garanzie formali.


Il fondo, che può raggiungere la quota massima di 100 milioni di euro, mira dunque a sostenere il sistema produttivo campano agendo sia sulle realtà imprenditoriali già esistenti sia su nuove attività produttive con particolare riferimento alla microimpresa e al sistema delle Pmi oltre che a favore dei soggetti in condizione di svantaggio sociale, economico e occupazionale.

GLI INCENTIVI


Il finanziamento per ciascuna iniziativa nell’ambito del fondo, data la tipologia dei beneficiari e le condizioni della concessione è assibilabile come un aiuto alle imprese (regolamento de minimis del regolamento europeo e si traduce in un mutuo a tasso agevolato fino a 25 mila euro a tasso zero per una durata massima di 60 mesi. In caso di ritardato pagamento al destinatario viene applicato un interesse di mora pari al tasso legale. Il fondo, denominato Microcredito Fse e complementare e per certi versi molto simile al fondo Jeremie a valere anch’esso sul Fondo sociale europeo di sviluppo regionale. Per garantire la copertura finanziaria Palazzo Santa Lucia procede alla rimodulazione finanziaria all’interno di capitoli di bilancio dalla finalità omogenea e attraverso una variazione di cassa compensativa relativa al corrente esercizio finanziario rientranti nella stessa unità previsionale di base.

LO SCENARIO


Sullo sfondo c’è l’attuale fase di recessione economica mondiale e la crisi dei mercati finanziari che rendono fragili le economie europee messe in ginocchio dall’onda d’urto e dalla potenza produttiva delle economie emergenti, Cina in testa. Paesi che abusano della propria posizione dominante violando sistematicamente le regole sugli equilibri monetari e sul copyright. Uno dei nodi da sciogliere, per riaccendere i motori dell’economia, è aumentare la competitività del Paese. L’accesso al credito agevolato per giovani e disoccupati che vogliono intraprendere è la leva da spingere. Ma la strada solco è sbarrata, soprattutto al Sud, dove chi ha perso il lavoro con un piccolo aiuto sarebbe pronto a rischiare con una iniziativa imprenditoriale .Il sistema creditizio nazionale e regionale, in considerazione della crisi economica che imperversa ha dovuto ridurre il credito alle imprese per assorbire le perdite e procedere a una nuova valutazione degli investimenti diminuendo ulteriormente la propensione al rischio degli istituti di credito con l’effetto che anche le imprese meritevoli di credito hanno dovuto affrontare difficoltà inaspettate per accedere ai finanziamenti. Persiste infatti il rischio che il sistema bancario e creditizio non sia in grado di sostenere la possibilità di ripresa e le conseguenti richieste di credito come affermato in sede Ue nel quadro delle misure di aiuti di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento nell’attuale situazione di crisi.


Il provvedimento in pillole

• Budget disponibile: 100 milioni di euro


• Destinatari: microimprese, ditte individuali, soggetti no profit e del privato sociale, persone fisiche in condizione di svantaggio economico, sociale e occupazionale, giovani, donne e immigrati, disoccupati e lavoratori in mobilità e cassa integrazione ordinaria e straordinaria
• Obiettivi della misura: sostenere la nascita di nuove imprese o
l’emersione di quelle esistenti ad opera di soggetti svantaggiati,
la ricerca e lo sviluppo tecnologico per favorire la nascita di nuove
realtà imprenditoriali, ad opera di ricercatori precari o disoccupati


• Gli incentivi: mutuo a tasso agevolato fino a 25 mila euro a tasso zero per una durata massima di 60 mesi.

Il fondo, denominato Microcredito Fse e complementare al fondo Jeremie a valere anch’esso sul Fondo sociale europeo di sviluppo regionale (Fesr)

 

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Tematiche concernenti l'accesso al credito, le difficoltà del rapporto con gli Istituti, la tutela del risparmio e del consumatore

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