Crisi da Sovraindebitamento L.n.3/2012

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MERCATO USA
Wall Street contrastata, pesano minute Fed


Seduta contrastata ieri a Wall Street dove a pesare sono state le indicazioni giunte in serata dalle minute della Fed. I listini avevano infatti aperto le contrattazioni in rialzo, sulla scia dei dati sul settore immobiliare che hanno visto l'indice S&P Case Shiller salire nel mese di più contenuto, pari al 3,5%. Le indicazioni contrastanti arrivate successivamente (l'indice Chicago Pmi in agosto è sceso a 56,7 punti dai 62,3 di luglio, giugno del 4,2% (+1,3% a maggio), oltre le previsioni degli analisti che si attendevano un incremento attestandosi sotto le attese che erano per un calo a 57,6 punti mentre l'indice di fiducia dei consumatori nello stesso periodo è salita a 53,5 punti dai 50,4 del mese precedente, oltre i 51 punti del consensus) hanno però contribuito a contenere l'entusiasmo.


La diffusione delle minute relative all'ultima riunione della Federal Reserve hanno fatto il resto, azzerando i guadagni iniziali. Il Fomc ha confermato che la ripresa è debole ma che l'istituto centrale statunitense è pronto a valutare nuove misure a sostegno dell'economia in caso di peggioramento dello scenario macroeconomico. I membri del comitato esecutivo della Fed non sono tuttavia d'accordo sulle modalità di tale intervento, in quanto per alcuni è da escludere il ricorso al reinvestimento in Treasuries dei pagamenti derivanti dai titoli garantiti da ipoteca. L'incertezza che ha accompagnato la diffusione dei verbali ha imposto un ripiegamento nel finale, respingendo gli indici a ridosso della parità: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,05%, l'S%P 500 lo 0,4% mentre il Nasdaq Composite ha ceduto lo 0,28%.


Bene i titoli telefonici, con At&t e Verizon Communications in progresso rispettivamente dell'1,5% e dello 0,31%. Acquisti anche sui titoli finanziari (Jp Morgan ha guadagnato l'1,42% mentre Bank of America è salito dell'1,14%) ad eccezione di American Express che ha invece ceduto un frazionale 0,05%. La flessione del prezzo del greggio, sceso fino a 71,5 dollari per barile, non ha pesato eccessivamente sui titoli petroliferi: Chevron ha guadagnato lo 0,41% mentre Exxon Mobil ha chiuso in progresso dello 0,19%. In discesa invece Boeing (-1,56%) e così anche Cisco Systems (-1,62%) e Intel (-1,61%). Tra i titoli tecnologici tonfo di Broadcom (-6,43%)) e di Research in Motion che ha lasciato sul terreno il 6,03%, quest'ultimo appesantito dal taglio del prezzo obiettivo da 55 a 40 dollari deciso da Bernstein che ha confermato la raccomandazione 'underperform' sul titolo.

Le vendite hanno colpito anche Dell (-2,08%) che secondo alcune indiscrezioni potrebbe rinunciare all'acquisto di 3PAR, lasciando la preda a HP. Il produttore di pc è stato inoltre penalizzato dalla decisione della società di ricerca Gartner di tagliare le sue stime sulle vendite di computer per il secondo semestre. Male anche Yahoo (-0,53%) e Google (-0,59%). In progresso invece Baidu.com (+1,54%) ma hanno fatto bene anche Amazon.com (+0,84%) ed eBay che ha guadagnato lo 0,43%.

MERCATI ASIATICI


Il Nikkei torna positivo

Mercato azionario nipponico in recupero questa mattina dopo il forte ribasso che ieri aveva spinto il Nikkei a segnare la chiusura piu' bassa degli ultimi sedici mesi. Il principale indice giapponese ha chiuso questa mattina a quota 8927,02 in crescita dell’1,17% mentre il Topix ha guadagnato lo 0,84% a 811,40 punti. Ad allentare le tensioni hanno contribuito i dati relativi alla crescita economica australiana, risultati migliori delle attese cosi' come quelli sull'attivita' manifatturiera cinese. Ed anche lo yen pur mantenendosi forte nei confronti delle altre principali valute ha comunque tirato il fiato favorendo ulteriormente la risalita degli indici. Positivi in generale i titoli delle societa' esportatrici ed in particolare quelli che operano soprattutto con la Cina come nel caso di Komatsu.


Tra i migliori da segnalare comunque i rialzi superiori ai 4 punti percentuali di Tosoh Corp, Chiyoda e GS Yuasa mentre sul fronte opposto sono apparsi in difficolta' i titoli del comparto automobilistico con Mazda che ha ceduto il 2,13%, Fuji Heavy Industries (Subaru) il 2,75% e la controllata di Toyota, Toyota Tsusho, che ha perso piu' del 6%. In recupero invece tra le altre principali piazze azionarie asiatiche Hong Kong che guadagna lo 0,4%, Seul (+1,26%) e Singapore (+0,6%) mentre Shanghai fa registrare un calo dello 0,8% circa.
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MERCATI EUROPEI
Borse europee contrastate questa mattina. Il Dax cede lo 0,6% mentre il Cac 40 e l'Ibex si muovono nei dintorni della parita'. Segno positivo a Londra dove il Ftse 100 fa registrare una crescita dello 0,4% circa. A Francoforte come detto prevalgono le vendite con la netta maggioranza dei titoli del principale listino in territorio negativo. Ribassi superiori al punto e mezzo percentuale per Siemens e Infineon mentre sul fronte opposto spicca Metro che guadagna l'1,7%. Situazione migliore a Parigi dove Vivendi sale del 3%, Vinci dell'1,8% e Lafarge del 2,9%. Pesante calo invece per Bouygues (-3,5%) dopo la presentazione della trimestrale. Prevalenza di segni positivi a Madrid e Londra senza tuttavia spunti di particolare interesse tra i singoli titoli.

APERTURA MERCATO ITALIANO


Piazza Affari sotto la parità


Piazza Affari in territorio negativo dopo la prima ora di scambi: il Ftse Mib cede lo 0,39% e si porta a 19650 punti circa. In rosso anche il Ftse IT All Share che cede lo 0,4% a 20.230 punti. Negativo Banco Popolare (-1,35%) che, secondo indiscrezioni de Il Sole 24 Ore avrebbe ottenuto una sospensione d'urgenza sul rimborso da 80 milioni di euro ottenuto in primo grado dal fondo britannico Egerton. Unicredit cede lo 0,49% e si riporta a 1,84 euro. Sull'istituto di Piazza Cordusio lavora la Consob che sta cercando di comprendere se la crescita degli azionisti libici nel capitale del gruppo infranga lo statuto della banca o meno. Perde quota, fra i bancari anche Mediobanca (-0,72% a 6,16 euro). L'azionista francese Financiere du Perguet ha ceduto alla controllata le partecipazioni in Piazzetta Cuccia a 7,5 euro per azione e quelle di Generali (-0,63%) a 14,17 euro per azione.


In controtendenza al mercato e in notevole rialzo invece Bulgari (+1,89%) che sembra avvantaggiarsi della promozione di Hsbc da "neutral" a "overweight". Il target price e' stato fissato a 7,50 euro contro i 5,94 euro degli scambi in corso. Il settore del lusso cui appartiene Bulgari si è avvantaggiato anche dei risultati di Hermes che hanno battuto le attese degli analisti. In recupero anche Fondiaria Sai (+0,53%) dopo le perdite di ieri. I primi sei mesi della controllata Atahotels si sono chiusi con un'altra perdita da 18,6 milioni di euro, evidenzia stamani il quotidiano Finanza e Mercati che sottolinea anche l'opinione degli analisti di Equita Sim secondo i quali la cessione di Liguria Sasa, da cui si vorrebbero ricavare circa 350 milioni di euro, potrebbe creare maggior valore in caso di vendita a un gruppo industriale. Due offerte sono comunque già in campo, per ammissione della stessa compagnia assicurativa. La prima è quella di Clessidra, che ha ammesso il proprio interessamento, e la seconda sarebbe del fondo Investindustrial.
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TITOLI DEL GIORNO
Unicredit sta cercando di costruire i presupposti per un rimbalzo dopo aver inviato nelle ultime settimane molteplici segnali negativi. I prezzi hanno infatti violato nella parte centrale del mese di agosto scendendo sotto area 2,05 e 1,95 le medie mobili a 200 e 100 sedute per poi accelerare al ribasso. La discesa si e' poi arenata poco al di sopra di area 1,80 dove i prezzi hanno costruito un piccolo potenziale doppio minimo. La figura troverebbe conferma alla rottura di 1,90, eventuali rimbalzi dovrebbero tuttavia superare anche i 2 euro per allontanare il rischio di ulteriori cali e prospettare il test di 2,10, ultimo ostacolo prima di un ritorno sui massimi di agosto a 2,23. Sotto 1,80 la fase laterale delle ultime sedute si dimostrerebbe solo una pausa del trend al ribasso e non un tentativo di inversione, primo supporto a 1,75, poi a 1,70, linea che sale da marzo 2009 e quindi sostegno critico anche in ottica di lungo periodo. Sotto quei livelli infatti target a 1,40, base del canale ribassista disegnato dal top di ottobre 2009.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 1,90 per il test di 2,10, stop a 1,80.
Per chi gia' detiene il titolo incrementare le posizioni oltre 2,10 per il test di 2,23. Stop per gli acquisti sotto 1,80.


Unipol e' tornato in due occasioni a testare, a partire dal 25 agosto, i minimi di luglio a 0,512 per poi tentare una reazione. Il piccolo doppio minimo disegnato al di sopra del supporto potrebbe sostenere un rimbalzo di una certa entità a patto che i prezzi si portino al di sopra di area 0,56, dove passa la linea che scende dal top di ottobre 2009. Target in quel caso a 0,60, media mobile a 100 giorni, ed a 0,65, top di giugno e resistenza critica per il medio termine. Il titolo rischierebbe in caso di mancata rottura di 0,56 di finire al di sotto del supporto di area 0,51. Possibile in quel caso un test 0,46, poi target a 0,38 euro.

Per chi vuole acquistare il titolo intervenire oltre area 0,56 per il test di 0,60 e 0,65, stop a 0,51.

Per chi gia' detiene il titolo intervenire ancora oltre 0,56 per il test di 0,65. Stop a 0,51 euro per le posizioni in essere
.

Generali si sta confermando al di sotto della linea tracciata dai minimi di maggio, resistenza attualmente a 14,70 euro. Il titolo ha disegnato tra maggio ed agosto una figura di continuazione del trend ribassista attivo da inizio 2010, circostanza che rende probabile il proseguimento di detta tendenza verso gli obiettivi a 13,50 e piu' in basso 12,50 euro circa (nuove conferme sotto 13,90). Solo oltre 14,75 verrebbero generati segnali di ripresa credibili, introduttivi al ritorno in area 15,20 almeno (target successivo a 15,70 euro).

Per chi volesse acquistare il titolo: acquistare solo oltre 14,75 per gli obiettivi a 15,20 e 15,70 euro, stop sotto 14,20

Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 13,90 per gli obiettivi a 15,20 e 15,70 euro


DATI MACRO ATTESI

08.00 GER Vendite dettaglio lug: -0,3% m/m,+0,8% a/a
09.45 ITA Indice PMI manifatturiero ago: 52,8 punti
09.55 GER Indice PMI manifatturiero ago: 58,2 punti
10.00 EUR Indice PMI manifatturiero ago;
10.00 ITA Salari contrattuali lug;
10.30 GB Indice PMI manifatturiero ago;
14.15 USA Nuovi occupati settore privato (ADP) ago;
16.00 USA Indice ISM manifatturiero ago;
16.00 USA Spesa in costruzioni lug;
16.30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.
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HEADLINES
Fintel acquisisce nuovo progetto eolico in Serbia

Il Gruppo Fintel, attraverso la controllata serba MK-Fintel Wind, ha sottoscritto con il gruppo svedese Cleps un contratto per l'acquisizione di un progetto relativo ad un parco eolico per una potenza complessiva massima di 138 Mw, da realizzare nell'est della Serbia nei pressi della centrale idroelettrica di Djerdap. Il progetto, denominato "RAM", consiste in 46 macchine eoliche da 3 Mw ciascuna nei comuni di Pozarevac e Veliko Gradiste e si basa sui dati raccolti in 6 anni da tre anemometri da 30 metri ed un anemometro da 60 metri; la produttività del sito è di circa 2.900 ore annue con un capacity factor del 37,6%. Il progetto si trova in una fase iniziale di sviluppo, non essendo ancora stato avviato formalmente l'iter per l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni alla costruzione e all'operatività dell'impianto.


Finarte Casa d'Aste: a luglio indebitamento finanziario netto per euro 3,4 milioni di euro

Il Gruppo Finarte Casa d'Aste, sospeso a tempo indeterminato dalle contrattazioni, registra alla fine di luglio un indebitamento finanziario netto per euro 3,4 milioni di euro, rispetto ai 2,93 milioni di euro del 30 giugno 2010. Nel periodo non sono state effettuate operazioni finanziarie, ma solo commerciali, con le parti correlate, verso le quali al 31 luglio 2010 risultano crediti per un ammontare complessivo di 1,453 milioni di euro. Il saldo è al netto di effetti cambiari ricevuti in pagamento, con scadenze fino al 31 dicembre 2010, per complessivi 2,2 milioni di euro. L'ammontare a debito verso Istituti previdenziali si riferisce al 2009, per l'intero importo sono state richieste e ottenute tutte le rateizzazioni come previsto dalla normativa. Nel 2010 i versamenti sono stati eseguiti regolarmente. Da parte dei creditori commerciali si segnalano al 31 luglio 2010 solleciti di pagamento telefonici e scritti rientranti nell'ordinaria gestione amministrativa. Non sono state notificate ingiunzioni né sono state intraprese azioni esecutive o iniziative di sospensione dei rapporti di fornitura nei confronti della società.

Consob: al vaglio il peso dei libici in Unicredit

La Consob ha deciso di vagliare la posizione degli investitori libici all'interno dell'azionariato di Unicredit. In particolare va ricordato che di Piazza Cordusio ha una quota del 4,99% la Banca centrale libica e che di recente il fondo governativo Lia è salito sopra la soglia rilevante del 2 per cento. Questo ha irritato i rappresentanti leghisti delle fondazioni bancarie presenti tra gli azionisti di Uncredit che hanno rilevato che non si può per statuto salire sopra il 5% di Piazza Cordusio. Resta dunque da dimostrare che i due azionisti libici siano da considerare una sola entità in quanto facenti entrambi riferimento al governo del Colonnello Gheddafi. Da ricordare che di recente l'azionariato di Unicredit si è rivelato per il 59% straniero (con un recente sorpasso) e che è libico uno dei vicepresidenti del gruppo, Bengdara Farhat Omar.

Omnia Network: l'assemblea approva il bilancio

L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Omnia Network SpA ha approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2009. Sono stati confermati i dati presentati nel Progetto di Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2009 nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 16 agosto. In tale data il Consiglio di Amministrazione aveva deliberato all’unanimità di approvare alcune modifiche ed integrazioni apportate al Progetto di Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2009, in conseguenza della revoca della commessa da parte di Sogei S.p.A. in data 23 luglio 2010. Il Progetto di Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 chiude con un Risultato consolidato positivo per circa euro 5,2 milioni e con un Patrimonio Netto Consolidato negativo pari a circa euro 8,7 milioni. Il Progetto di Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2009 della Capogruppo Omnia Network chiude invece con una Perdita di circa euro 15,6 milioni e con un Patrimonio Netto negativo pari a circa euro 2,6 milioni.

Hsbc alza giudizio su Bulgari

Gli analisti di Hsbc hanno portato il giudizio su Bulgari da "neutral" a "overweight". Il target price e' fissato a 7,50 euro. Nella seduta di ieri il settore del lusso ha potuto contare sul sostegno offerto dai conti di Hermes che sono risultati superiori alle attese degli analisti, e' quindi probabile che Bulgari, forte di questa promozione, tenti oggi di dare un seguito al rialzo dell'1,04% messo a segno ieri.

AS Roma: acquisizione a titolo temporaneo con obbligo di riscatto di Borriello
L’AS Roma SpA ha reso noto di aver perfezionato con l’AC Milan SpA il contratto per l'acquisizione a titolo temporaneo e gratuito, con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Marco Borriello. Per l’acquisizione a titolo definitivo con effetti a decorrere dalla stagione sportiva 2011/2012, è previsto il riconoscimento in favore della A.C. Milan di un corrispettivo di euro 10 milioni, oltre IVA, da pagarsi in tre annualità tramite la Lega Nazionale Professionisti, di cui euro 3,4 milioni, oltre IVA, nella stagione sportiva 2011/2012, ed euro 3,3 milioni, oltre IVA, nelle stagioni sportive 2012/2013 e 2013/2014.

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