Crisi da Sovraindebitamento L.n.3/2012

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In merito al Titolo V la nuova disposizione prevede che gli intermediari finanziari iscritti all’elenco generale ex articolo 106 e quelli rientranti nell’elenco speciale ex at. 107 siano sostituiti da un’unica figura di intermediario finanziario sottoposto al controllo diretto di Banca d’Italia.
Questo cambiamento obbligherà tutti i soggetti che operano nel settore finanziario a rivedere la propria struttura organizzativa e contabile e il proprio stato patrimoniale conformandosi ai requisiti più severi, che fino a questo momento Bankitalia aveva richiesto esclusivamente alle cosiddette società “ex 107”.

È quindi evidente che le realtà di intermediazione creditizia che non riusciranno a rispettare le nuove condizioni impartite da Via Nazionale, saranno costrette a cessare la propria attività.
Molte società stanno cessando l’iscrizione dall’elenco delle società finanziarie ex art.106 trasformandosi in società di mediazione creditizia.
In effetti la riforma degli operatori del credito provocherà una inevitabile trasformazione di molte società iscritte ex. Art. 106, e quindi società finanziarie, in società di mediazione creditizia.
Dubbi e perplessità, che si auspica siano chiariti con l’emanazione dei decreti attuativi, sorgono in merito agli accordi di collaborazione che molte società di mediazione creditizia, neo costituite nel rispetto dei parametri previsti dal Dlgs n°141 del 13 agosto 2010 o comunque rivenienti dalla trasformazione da società finanziarie ex. Art.106, propongono alla loro rete.
E’ infatti evidente che, sancendo l’incompatibilità della contemporanea iscrizione all’albo dei mediatori creditizi e all’elenco degli agenti in attività finanziaria, non sarà possibile stipulare contratti di mediazione creditizia se non con società che ne abbiano i requisiti e tantomeno non potranno conferirsi mandati di agenzia.
In effetti la rete potrà essere salvaguardata solo ed esclusivamente creando un legame contrattuale e commerciale che conduce a rapporti di dipendenza, di socio, e preveda l’apertura di filiali dirette.
E’ opportuno e auspicabile assumere un atteggiamento prudenziale, in questa fase di transizione, nella gestione del rapporto contrattuale di mediazione creditizia in essere con siffatte società poiché la riforma potrebbe generare delle storture del sistema in transito con chiusure improvvise, fallimenti ecc.
La nostra società ha attentamente valutato e selezionato quelle convenzioni stabili e durature con società iscritte nell’elenco ex.art. 107 TUB poiché soggette al controllo diretto di Banca d’Italia e per i requisiti patrimoniali e le garanzie richieste per l’iscrizione e la permanenza nell’elenco.

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