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Incentivi Rinnovabili: il ministro Prestigiacomo promette tempi brevi (20 giorni) per trovare l'intesa con gli operatori del settore delle fonti green (Solare Fotovoltaico ed Eolico).

Un nuovo sistema di incentivi per le energie rinnovabili entro 20 giorni: lo promette il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo alle imprese, sul piede di guerra dopo l'approvazione del Decreto Rinnovabili, approvato nei giorni scorsi e ratificato dal presidente Napolitano nonostante giudizi di incostituzionalità provenienti da più parti (UE compresa).

Il meccanismo che sostituisce il Conto Energia dovrà entrare in vigore il 1°primo giugno ed essere varato dal Governo entro il 30 aprile.

«Mi sono battuta perché si anticipasse di un mese, dal primo giugno al 30 aprile la definizione del nuovo quadro». Sono le parole della Prestigiacomo. «Se il tavolo viene convocato immediatamente, nell'arco di venti giorni, con un confronto finalmente di merito con tutti gli operatori del settore, noi potremo definire un nuovo sistema di incentivi che moralizzi tutto questo settore».

Questa la risposta del ministro alle polemiche sollevate dagli operatori del settore dopo firma di Napolitano al Decreto "Blocca Solare", contestato da associazioni e imprenditori per i tagli agli incentivi alla produzione di elettricità eolica e solare. 

TESTO DEL DECRETO

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Commento da A.I.S.C. su 10 Marzo 2011 a 10:53

RINNOVABILI: GALAN, NUOVI INCENTIVI ANDRANNO ANCHE AD AGRICOLTORI

La nuova norma che ridistribuira' gli incentivi per gli impianti fotovoltaici inserisce "anche le aziende agricole tra quelle che possono ottenere gli incentivi per il posizionamento di pannelli fotovoltaici non deturpando il paesaggio" e consentendo agli agricoltori "di procurarsi cosi' un reddito integrativo. In questo modo diamo loro davvero la possibilita' di rimanere in agricoltura e di avere anche un reddito adeguato. E' la prima volta che succede, che si immette una norma che difende il paesaggio, lo coniuga con lo sviluppo e va a beneficio in modo stabile dell'agricoltura". Cosi' il ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, ha spiegato i nuovi elementi del decreto che sara' approvato entro il 31 maggio, "ma io credo che lo faremo molto prima per rassicurare il mercato" ha aggiunto. Il decreto moulera' gli incentivi che, ha annunciato il ministro, "saranno un po' inferiori di quelli attuali". Tuttavia, ha proseguito, "voglio fugare l'allarme ingiustificato che si e' creato a proposito di questo argomento e voglio trasmettere un messaggio di fiducia e tutti gli operatori del fotovoltaico, a chi costruisce pannelli, a chi li installa e a chi su questo ha giocato una scommessa imprenditoriale e, infine, agli agricoltori: gli incentivi ci sono stati, forse un po' troppi e continueranno ad esserci. Il problema e' a chi vanno destinati". A questo proposito Galan ha detto di aver "immaginato un grande piano Marshall in cui questi incentivi, invece di andare a fondi di investimento stranieri o soltanto a elementi industriali , vadano invece all'agricoltura che come noto non produce reddito. Questi incentivi potrebbero quindi essere un reddito integrativo per l'agricoltore oltretutto con grandi limiti che tutelano il paesaggio perche' - ha spiegato il ministro - si prevedono impianti non superiori a un mega e che non occupino piu' del 10% dell'estensione dell'azienda". Con le nuove norme si potranno realizzare dunque impianti piccoli "che non toglono all'Italia quello che di piu' straordinario possiede: il paesaggio". Il limite riguarda sia le aziende grandi che quelle piu' piccole anche se, ha osservato Galan, penalizza di piu' le prime. "Abbiamo posto questo limite - ha aggiunto - anche perche' in un paese come il nostro e' molto piu' facile realizzare cento impianti da un megawatt che non un solo impianto da cento megawatt". Quanto ai timori di tagli, il ministro dell'Agricoltura ha assicurato che "per il momento non c'e' stato alcun taglio e non c'e' stato nessun blocco, neppure quello relativo ai famosi 8 gigawatt che e' l'obiettivo che l'Italia si era data. Ci tengo - ha ribadito - a rassicurare tutti e a dire di investire con fiducia perche' con la situazione internazionale che si sta delineando un interesse precipuo e molto attento per le fonti di energia rinnovabile va incrementato. Certamente costa - ha ammesso - perche' il mix della produzione energetica italiana non e' quello corretto.
  Stiamo utilizzando le fonti di energia rinnovabile ma - ha concluso - non abbiamo realizzato il nucleare".

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