Crisi da Sovraindebitamento L.n.3/2012

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Meno mutui per comprare casa



Secondo una ricerca il 2010 sara' un anno positivo: crescera' il numero dei mutui.

A tre giorni dal via della moratoria che prevede la sospensione del pagamento delle rate per 12 mesi, arrivano dati importanti sul settore mutui. Secondo uno studio di Scenari Immobiliari sono sempre meno gli italiani che acquistano casa con un mutuo.

La ricerca
La ricerca condotta da Scenari Immobiliari mette in evidenza che nel 2009 solo il 53% delle case acquistate sono state comprate con un prestito bancario: cifra elevata, ma in caduta rispetto al 66% registrato nel 2005 con un calo di 13 punti o al 70% segnato nei primi anni del 2000.
Il dato più significativo arriva proprio dal Centro-Sud, dove in quattro anni il terreno perso arriva quasi a 20 punti percentuali: nel 2009 le case acquistate con prestito sono state solo una su tre. A influire maggiormente su questo dato è la propensione delle persone del Sud a non chiedere prestiti agli istituiti di credito bensì a rivolgersi ad amici e parenti.

Perché si acquista meno?
Sempre meno italiani sono dunque disposti ad indebitarsi per 20 anni per comprare una casa. La causa di questa scelta è la crisi che si è abbattuta da circa due anni sul nostro Paese come nel resto del mondo.
Già nel 2006 la crisi economica aveva gelato il settore, anno in cui i tassi di interesse erano cresciuti molto e sparirono molti acquirenti italiani. Inoltre la maggior parte delle banche aveva smesso di concedere finanziamenti a chi non era in grado di offrire garanzie e anche oggi gli istituti di credito difficilmente concedono finanziamenti se non hanno coperture più che sicure.
Secondo il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, "si è tornati al mercato degli anni Novanta, compra la casa solo chi è più ricco e non ha bisogno di alcun aiuto finanziario per acquistare".

La casa...la prima forma di investimento
Tuttavia, la casa resta la forma di investimento preferita dagli italiani e secondo la ricerca, nel 2010 si avrà un aumento del numero dei mutui da parte delle famiglie che si riconfermano disposti ad indebitarsi pur di diventare un giorno proprietari di un immobile. Alla luce di ciò, Mario Breglia dichiara che i mutui ipotecari restano il metodo di pagamento preferito per chi acquista "prime case, di taglio medio piccolo, con un prezzo che non supera i 250 mila euro. Il 90% delle transazioni che avvengono sul mercato residenziale di valore medio-basso contemplano l'aiuto della banca". "La domanda è forte - sottolinea Breglia - e già nella seconda metà del 2009 c'è stato un miglioramento del mercato".

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