Multe: la rottamazione delle cartelle Equitalia
Come ottenere la sanatoria delle cartelle Equitalia notificate per multe, qual è lo sconto previsto, quanto risparmi, quanto spendi.
Se hai ricevuto una multa per violazione del codice della strada e non l’hai pagata, ora hai la possibilità di «sanare» la tua morosità aderendo alla nuova rottamazione delle cartelle Equitalia, messa a punto dal Governo per chiudere una serie di crediti non riscossi. Puoi aderire a questo beneficio, che comporta uno sconto sull’importo della cartella con la multa, anche se stai già pagando a rate (perché hai chiesto a Equitalia la dilazione) oppure perché hai dato incarico a un avvocato di impugnare la cartella davanti al giudice di pace (aderendo alla sanatoria dovrai però rinunciare alla causa).
Ma procediamo con ordine e vediamo come chiedere la sanatoria delle cartelle Equitalia per multe, quali sono i vantaggi, qual è la procedura, quanto risparmi e quanto, invece, spendi.
Quando spetta la rottamazione della cartella per multe?
Innanzitutto puoi aderire alla sanatoria solo se si tratta di ruoli inviati a Equitalia tra il 1° gennaio del 2000 e il 31 dicembre 2015. Questo dato, che di norma è contenuto nella cartella, in caso di difficoltà nella lettura della cartella stessa può essere richiesto allo sportello di Equitalia.
Se chiedo la rottamazione a quanto ammonta lo sconto?
Chi chiede la rottamazione della cartella sarà ugualmente tenuto a pagare la sanzione base, ossia la multa vera e propria. Oltre ad essa dovrà pagare l’aggio di Equitalia (pari al 6%), le spese di notifica della cartella e, se è iniziata una procedura di esecuzione forzata, le relative spese legali. Invece il contribuente non dovrà pagare né gli interessi, né la «mora» che è pari al 10% calcolato ogni sei mesi (cosiddetta maggiorazione semestrale).
Inoltre, chi aderisce alla sanatoria si mette al riparo da eventuali pignoramenti, fermi auto o ipoteche da parte di Equitalia. Se l’esecuzione forzata, invece, è già iniziata, verrà sospesa, salvo si sia già tenuto il primo incanto con esito positivo (ossia il bene pignorato sia stato già assegnato). Invece, se il fermo auto o l’ipoteca è già stata iscritta, verrà cancellata solo al termine del pagamento integrale della rottamazione.
Come e quando va richiesta la rottamazione della cartella?
Se, dunque, la tua intenzione è aderire alla sanatoria Equitalia e chiedere la rottamazione della cartella di pagamento per la multa stradale devi seguire questi passi. La prima cosa da fare sarà presentare la domanda entro 90 giorni da quando verranno pubblicate, sulla Gazzetta Ufficiale, le nuove norme; quindi, segui con attenzione l’iter di approvazione del decreto e leggi anche il nostro sito. In ogni caso, i giornali ne continueranno a parlare per molto tempo. La domanda si deve presentare compilando un modello che Equitalia stessa metterà a disposizione, probabilmente tramite download dal proprio sito.
Se hai in corso una causa contro Equitalia, perché avevi già dato incarico a un avvocato di impugnare la cartella di pagamento con la multa stradale, devi dichiarare, sul predetto modulo, di rinunciare a tale causa. Quindi il tuo avvocato dovrà necessariamente essere informato di ciò: egli dovrà presentare una copia di questo modello in udienza e dichiarare al giudice che il giudizio va estinto per cessata materia del contendere.
Se hai già fatto richiesta di rateazione del debito della cartella per multa e stai già pagando le prime rate, puoi ugualmente presentare la domanda di sanatoria. In tal caso il piano di rateazione viene sostituito dalle modalità di pagamento della sanatoria che a breve vedremo.
Se aderisco alla rottamazione come avviene il pagamento?
Nella domanda di ammissione alla rottamazione dovrai indicare anche le modalità di pagamento. Hai più opzioni; puoi scegliere se pagare:
- in un’unica soluzione, pagando cioè tutto il debito in una sola volta;
- o in quattro rate: le prime due tranche saranno pari a un terzo ciascuna e la terza e la quarta pari a un sesto ciascuna delle somme dovute, la scadenza della terza rata non può superare il 15 dicembre 2017 e la scadenza della quarta rata non può superare il 15 marzo 2018. Ad ogni modo, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, Equitalia comunicherà importi e scadenze delle singole rate.
Materialmente, il pagamento potrà avvenire con:
- domiciliazione bancaria;
- bollettini precompilati allegati alla comunicazione di risposta inviata da Equitalia;
- direttamente allo sportello di Equitalia.
Che succede se non pago la sanatoria?
Chi, ammesso alla rottamazione, non paga anche una singola rata o paga in ritardo rispetto ai tempi indicati dalla legge, perde il beneficio e quanto già versato verrà considerato un semplice acconto. Con la possibilità, per Equitalia, di iniziare un pignoramento o di apporre il fermo auto al mezzo di proprietà del debitore.