Le opportunità riservate agli operatori del credito
È innegabile che la crisi del sistema economico e finanziario internazionale ha indotto una rivisitazione e un correttivo ai criteri valutativi del merito creditizio e della opportunità stessa del credito.
Non solo la storia creditizia ma anche la valutazione della stabilità del reddito, della reputazione dei richiedenti e della consistenza del reddito stesso al netto dell'indebitamento del nucleo familiare costituiscono elementi fondamentali nella valutazione della richiesta!
Il comportamento prudenziale e più consapevole dei consumatori premia quelle proposte più competitive e avanzate da società affermate che dedicano al cliente la massima attenzione!
Insomma le doti di formiche degli italiani hanno raffreddato gli scambi, ridotto gli acquisti ed il consequenziale ricorso al credito!
Quindi la congiuntura presenta due aspetti complementari che contribuiscono alla regressione del business: maggior contenimento delle commissioni di mediazione e decremento delle richieste finanziabili!
In un clima finanziario permeato di instabilità e incertezza, con l'affacciarsi del federalismo fiscale e delle nuove norme, del contenimento della spesa pubblica attraverso tagli e riduzioni nel pubblico impiego, all'anticipato collocamento a riposo, all'incremento del precariato, e alla consequenziale diminuzione dei consumi hanno ingenerato la convinzione, spinta e avallata anche dai media, che tutto è divenuto più rischioso e che è consigliabile attendere tempi migliori!
Ciò consente maggiori spazi di manovra per le speculazioni spinte, spesso afferenti solo ed esclusivamente ad una economia finanziaria e non reale! Gli scambi si riducono, la domanda diminuisce e il bisogno di credito regredisce.
L’acquisto di un immobile, bene rifugio per antonomasia, è oggi prerogativa di investitori avveduti e non viene percepito come opportunità da coloro che desiderano acquistare la loro prima casa.
I tassi di interesse, particolarmente contenuti, rappresentano una grande opportunità per ricorrere al credito con le garanzie previste dalla fissazione della rata oppure con la fissazione di un tetto massimo quando i tassi riprenderanno a salire.
Le società vedono accrescere i crediti nelle poste di bilancio, sebbene esigibili, con il conseguente abbattimento del rating.
Quali soluzioni? I crediti devono essere gestiti attraverso l’incasso diretto oppure attraverso una cessione o vendita in blocco. Ciò, oltre cha apportare nuova liquidità in cassa, consente di ripulire i bilanci migliorando il rating della società.
La ripresa economica sarà prodotta dalla ripresa dell’economia reale, dalla ripresa della produzione e le PMI non possono farsi trovare impreparate se vogliono continuare a produrre business.
Troppe imprese hanno chiuso i battenti negli ultimi due anni, spesso perché non hanno saputo rinegoziare i propri debiti e non hanno saputo gestire i propri crediti o meglio hanno concentrato l’attenzione sulla produzione e sulle vendite che, come noto, hanno subito un considerevole calo.
Vediamo richieste capestri, spesso provenienti da pseudo imprenditori, pseudo affaristi che non intendono utilizzare le proprie risorse ma fanno ricorso al sistema finanziario.
E’ evidente che la valutazione di diniego fatta dagli istituti è legata a doppio filo alla mancanza di fiducia dell’imprenditore stesso nelle sue capacità imprenditoriali poiché non investe il suo denaro e alla valutazione negativa di per sé di investimenti puramente speculativi.
Un buon consulente consiglia al proprio cliente di puntare sulla crescita attraverso gli investimenti, finanziati a tassi certamente convenienti e che rimarranno tali anche quando la ripresa arriverà.
L’acquisto di strumenti di lavoro, macchinari, locali ecc è oggi certamente una opportunità per favorire una trasformazione dell’impresa quando la produzione ricomincerà a correre.
In questo articolo è possibile individuare quei prodotti finanziari e creditizi che continuano a rappresentare un fertile humus su cui modellare l’attività finanziaria e creditizia della categoria degli agenti e mediatori creditizi.
La nostra società ha precostituito i contatti e le convenzioni con gli enti eroganti anzi tempo, quasi anticipando la crisi e il credit crunch messo in atto dalle banche. Disporre di prodotti e servizi alternativi al finanziamento personale o al leasing, ormai erogabili allo sportello da diverse banche, con tassi competitivi a causa della eliminazione di intermediari e beneficiando dei servizi ad alto valore aggiunto che propongono in abbinamento, la carta di credito, l’apertura del conto corrente, ecc.
Pur non volendo illudersi di competere con le banche, siamo sicuri che la differenza è rappresentata dal trattamento riservato al cliente, dalla tempestività con cui vengono gestite le richieste e dall’attenzione dedicata allo stesso in un nostro ufficio; in parole povere il servizio offerto da un intermediario deve poter giustificare un costo del denaro più elevato. Il cliente spesso riconosce questo fondamentale servizio aggiuntivo ed accetta volentieri di essere servito da un intermediario e non dall’ente erogatore direttamente, pur consapevole di dover affrontare un costo maggiore.
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